Sindrome di Raynaud

 

Descritta per la prima volta nel 1862 l’ischemia digitale episodica si manifesta tradizionalmente attraverso il cambiamento del colore delle estremità associate a senso di ipotermia cutanea.

 

I tradizionali colori: BIANCOBLU e ROSSO avvengono in serie anche se uno o più colori possono in alcuni casi mancare.

 

La sintomatologia dura circa 20 minuti dopo l’eliminazione dello stimolo scatenante (freddo, stress emotivi o fisici). Tra un attacco e l’altro gli arti sono normali. Nella malattia di Raynaud (in cui non vi è associazione con alcuna altra forma morbosa) il fenomeno è sempre bilaterale.

La prevalenza è a carico delle giovani donne anche se può coinvolgere qualsiasi età e sesso.

Il fenomeno eziopatogenetico consiste in una vasocostrizione massiva causato da un’alterazione degli adrenorecettori periferici, in particolare gli alfa2.

Esistono 2 forme di fenomeno di Raynaud, la prima non associata a lesioni ostruttive dell’albero arterioso, in questi soggetti in assenza di stimoli specifici non si osserva alcuna alterazione dei vasi del micro o macro circolo. Nel secondo caso invece, più spesso associato a malattie autoimmuni, si osservano lesioni ostruttive dei micro o macro vasi e il fenomeno di Raynaud si sviluppa più intensamente anche per stimoli minimi.

 

Nel 50% dei casi il fenomeno di Raynaud si associa a malattie sistemiche.

Malattie autoimmuni

Malattie non autoimmuni

Sclerodermia

Aterosclerosi

Malattie del Connetttivo (Sclerodermia...)

Alterazioni ematologica (ipercoagulabilità)

Lupus Eritematoso Sistemico (LES)

Sindrome di Buerger

Sindrome di Sjogren

Traumi (uso di strumenti vibranti)

Artrite Reumatoide

Tumori

 

La diagnosi si pone in base all’anamnesi ed ai sintomi e le indagini strumentali come l’EcoColorDoppler e la capillaroscopia servono a discriminare tra forma ostruttiva e non ostruttiva.

Gli esami strumentali specifici consistono nella foto-pletismografia digitale e nella misurazione della pressione digitale la quale è normale fino a 30mmHg inferiore alla sistemica. I test vanno effettuati a riposo e dopo stimolazione (freddo).

 

Gli esami Ematologici da eseguire in caso di S. di Raynaud:

  • Emocromo.
  • Anticorpi Antinucleo (ANA).
  • VES.
  • PCR.
  • Fibrinogeno.
  • Elettroforesi siero proteica (ricerca di bande atipiche).
  • Fattore Reumatoide.
  • Crioglobuline.
  • Frazioni del Complemento C3-C4.
  • Es. Urine completo.

servono per discriminare tra una forma pura (malattia) in cui i test risultano negativi, ed una che nasconde malattie autoimmuni (sindrome).

 

La terapia è prevalentemente conservativa, evitando gli agenti o atteggiamenti che normalmente scatenano il fenomeno (freddo, fumo…), evitando alcaloidi della segale cornuta e b-bloccanti farmaci che possono favorire l’insorgenza dei sintomi.

Nei casi più gravi si può ricorrere a farmaci vasodilatatori quali calcio antagonisti per via orale (Nifedipina), o per via sistemica (Prostaglandine, Prostacicline).

Alcuni schemi terapeutici prevedono la somministrazione continua di nifedipina 30mg a rilascio prolungato, in altri casi la somminitrazione avviene solo durante il periodo invernale; è anche possibile somministrare nifedipina 5mg sublinguale prima dell’esposizione al freddo.

Dal punto di vista chirurgico si sono osservati miglioramenti attraverso il posizionamento di elettrostimolatore epidurale (SCS) a livello cervicale o lombare (per i casi che coinvolgono gli arti inferiori).

I casi più gravi che presentano nel corso degli anni ulcerazioni digitali vengono trattati con medicazioni locali o bonifiche chirurgiche delle lesioni per favorirne la guarigione.